Tipi di DIETA

Sfogliando qualsiasi rivista in edicola , ci si può imbattere in innumerevoli proposte dietetiche che promettono mirabolanti diminuzioni di peso con relativo poco sforzo.
Tutte si basano su una riduzione calorica ottenuta spesso con la sola diminuizione dei grassi e/o degli zuccheri.
Il torto di questo tipo di diete è proprio quello di restringere solo un componente dell'alimentazione squilibrandola.
Ciò comporta che queste diete non possono essere seguite per tempi prolungati pena il sopraggiungere di effetti collaterali più o meno importanti.
Si ottiene una consistente perdita di peso in poco tempo, si deve necessariamente interrompere il regime dietetico e si torna a riprendere chili perchè nel poco tempo della dieta non si sono acquisite abitudini alimentari durature!

Vediamo ora alcuni tipi di diete che sono andate o vanno ancora per la maggiore ed esaminiamone i limiti:

1) DIETE A BASSO CONTENUTO DI ZUCCHERI    

Sono le diete che riducono drasticamente gli alimenti del tipo pane, pasta, riso, patate, frutta ed ortaggi (principali fonti di carboidrati) .
Utilizzando come principale nutriente i grassi e facendo metabolizzare quelli corporei determinano uno stato di acidosi, possono dare nausea, affaticamento ed aumento dei livelli di acido urico nel sangue, con rischio di gotta e di calcolosi renale.
E' necessario bere molta acqua per eliminare i corpi chetonici e minimizzare il rischio calcolosi.
Alcuni esempi:

A) DIETA ATKINS
(Proteine= 24%, Carboidrati= 14%, Lipidi =62%)
Limita drasticamente gli alimenti che contengono glucidi, sia semplici che complessi (zuccheri, pasta, pane, riso, legumi, patate), mentre viene data via libera a proteine e grassi (carni, uova, pesce,formaggi, alcool, caffe', te').
Sono esclusi anche tutti i legumi verdi (es. piselli, fave).
Questa dieta è assolutamente sbilanciata e in proporzione molto ricca di grassi che forniscono circa il 70% delle calorie. Non può essere praticata per periodi prolungati e può causare problemi metabolici e renali.

B) DIETA PUNTI
(Proteine= 25%, Carboidrati= 30%, Lipidi=45%)
E' una variante della dieta Atkins e raprresenta una forma di grossolana volgarizzazione delle diete ipoglicidiche, proposte da oltre 40 anni per il trattamento dell’obesità. Mentre i formaggi grassi, salsicce e burro possono essere assunti liberamente, patate e frutta sono fortemente limitati.
Stessi problemi e limitazioni della dieta Atkins.

2) DIETE IPERPROTEICHE  

Sono le diete che aumentano i cibi di origine animale a scapito di quelli di origine vegetale, provocano un sovraccarico renale, un bilancio azotato negativo . Per evitare guai seri bisogna bere tantissimi liquidi.
Controindicate in chi ritiene acidi urici.
A) DIETA SCARSDALE
(Proteine= 36%, Carboidrati= 38%, Lipidi =26%)
Dura due settimane. Vengono concessi alcuni alimenti a volontà, ma sono fortemente limitate le scelte: in particolare sono aboliti i primi piatti ed è molto ridotto il pane.
Seppure la restrizione dei carboidrati sia meno marcata rispetto alle altre due diete precedenti, si
tratta di un regime sbilanciato, iperproteico e carente di vitamine (B1, B6 e Bl2) oltre che di calcio, ferro e magnesio. Anche quì rischio di iperuricemia e calcolosi.

2) DIETA della Clinica MAYO
Non ha nulla a che fare con il celebre ospedale Mayo Clinic di New York.
Carente di calcio (latte e formaggi sono severamente proibiti), risulata iperproteica e monotona.
Stesse controindicazioni della dieta precedente.

3) DIETE VEGETARIANE  
Sono più una scelta filosofica che una cura dimagrante. Possono essere pericolose ma anche ottime se integrate con alimenti di origine animale ma non carnei.

A) VEGAN
Le diete vegetariane strette o VEGAN (abolizione di qualsiasi cibo di origine animale), se prolungata nel tempo, può indurre la carenza di importanti nutrienti indispensabili per il completo benessere, quali ad esempio il ferro, lo zinco, il calcio, la vitamina B12. Particolarmente a rischio nelle diete vegetariane strette risultano i bambini, le gestanti, le donne in allattamento, gli anziani, gli sportivi.
Al contrario le diete vegetariane meno rigide (dieta latteo-vegetariana, dieta ovo-latteo-vegetariana) presentano possibilità molto maggiore di copertura dei bisogni nutritivi.

B) ZEN
Comprende la sola assunzione di riso !

4) DIETE SENZA VARIETA'   
Sono la maggior parte delle diete "prefabbricate" che si trovano su riviste più o meno di settore. Sono destinate, proprio perchè fuori del controllo medico ad un uso limitato nel tempo. Il rischio più grosso, visto che si fanno per 2 - 4 settimane è solo l'effetto "palloncino" con rimbalzo al peso originario dopo poco che si interrompono.

A) DIETA DISSOCIATA
(Proteine= 27%, Carboidrati= 23%, Lipidi=50%)
Per 6 giorni alla settimana si mangia, ogni giorno, un unico tipo di alimento, a volonta', scelto fra
latticini, verdure, frutta, uova, carni e pesci. La domenica, invece il regime e' libero.
Non ammette i dolci e l'acool.
Obbliga a mangiare il formaggio senza pane, il vino con i legumi e l'acqua con la carne.
La sua efficacia dipende dal fatto e che sono esclusi alcool e dolci e che comunque in alcuni giornisi ingeriscono necessariamente poche calorie perchè si mangiano cibi ipocalorici (frutta e verdura), mentre in altri ci sono si cibi ipercalorici (carne o formaggi) ma comunque oltre una certa quantità non si riesce ad andare per pura nausea!
Comunque e' una dieta chiaramente non fisiologica, che non si riesce a fare per più di poche settimane.
B) DIETA di SHELTON
E' una variante della precedente.  Vi e' il divieto di mescolare proteine, carboidrati, lipidi.
Sono presenti carenze vitaminiche multiple e di calcio.

3) DIETA DEL POMPELMO E DELLE UOVA
(Proteine= 49%, Carboidrati= 15%, Lipidi=36%)
La cura dura solo 15 giorni che però possono essere più che sufficienti per compromettere la salute. Sono previste 24 uova alla settimana oltre che abbondanti quantità di carne. Mancano i carboidrati e gli oli vegetali mentre è ricca di altri grassi e povera di calcio.

4) DIETA SETTIMANALE
Si mangia una sola cosa al giorno per piu' pasti. 250 grammi di riso il primo giorno in 4 pasti. 500 grammi di carne arrosto o alla griglia in secondo giorno.
La perdita di chili e' data dalla mancanza dell'appetito per la monotonia.
E' dannosa a breve termine ed il peso ritorna quando si finisce di seguirla.

5) DIETA A BASE DI FRUTTA     

Carente di molti costituenti,come le diete vegetariane.
A) DIETA DI BEVERLY HILLS
(Proteine= 5%, Carboidrati= 95%, Lipidi=0%)
E’ basata solo sulla frutta, da mangiare in grande quantità. E' quindi una dieta sbilanciata, carente di calcio, zinco, ferro, fosforo, magnesio, niacina, vitamina B2 c vitamina B12.

B) DIETA DI HOLLYWOOD
Assunzione esclusiva di noci, uva e frutti esotici. si aggiunge qualche volta un po' di cereali.
Stesse carenze della precedente.


6) DIETE NATURISTE  torna su
Utilizzano solo cibi integrali e non trattati con prodotti chimici. Cercano di non cuocere le verdure.
Si afferma che noci, mandorle, noccioline e pinoli contengono proteine che costituiscono una valida alternativa ai cibi proteici di derivazione animale . Non è così!
Valida dal punto di vista igenico, non altrettanto da quello dell'equilibrio nutrizionale.
Se integrata con legumi, soia, latte e uova può trovare un certo equilibrio.

7) DIETE DISEDUCATIVE   

Altra categoria di diete che possono trovarsi su manuali e publicazioni vari, non si riescono a fare abbastanza a lungo da riuscire a lasciare abitudini alimentari durature. Anch'esse presentano il rischio anzi di peggiorare abitudini già compromesse e il ripristino del peso originario in poco tempo è garantito!

A) DIETA WEIGHT WATCHERS
Costosa e non educativa . Abitua a dipendere dagli altri e non si crea quel rapporto buono con il cibo dal quale dipende il mantenimento futuro della linea conquistata!

B) PASTI SOSTITUTIVI (liquidi, barrette)
La riduzione ponderale è sempre legata ad un regime dietetico parallelo e non al prodotto.Consentono riduzioni ponderali a breve termine con conseguente recupero. Non possono diventare un' abitudine.


Tutte queste diete sono più o meno squilibrate e se seguite per lungo tempo possono creare problemi metabolici anche gravi.
Possono per altro essere seguite per un breve periodo fino al raggiungimento effimero di un peso prefissato.
Questo comporta però l'impossibilità di acquisire abitudini alimentari giuste , intanto perche il modo di mangiare tipico di questi regimi essendo squilibrato non è giusto, poi perche anche se lo fosse, viene necessariamente seguito per troppo poco tempo e non lascia dietro di sè alcuna abitudine nè buona ne cattiva.
L'effetto finale è un rimbalzo alimentare che porta al ripristino del peso originale in poco tempo!
Come deve essere la dieta perfetta, quella che consente di perdere peso, possa essere seguita a lungo, sia gradevole e non monotona, lasci dietro di se delle buone abitudini e consenta perciò di mantenere il peso raggiunto?
Deve essere sicuramente ipocalorica, altrimenti peso non si perde.
Deve essere essere equilibrata nelle sue componenti di proteine , grassi, zuccheri, minerali, vitamine e fibre in modo che anche dopo vari mesi di regime l'organismo non abbia a risentirne.
Deve essere il più possibile vicina ai gusti di chi la deve fare ed essere variata per garantirne la pratica prolungata e perciò diventi un abitudine che anche quando sia finita la dieta rimanga e consenta di non riprendere in breve tempo il peso perduto!

REGOLE FACILI:
1) Non intraprendete diete troppo drastiche, perderete peso troppo in fretta ottenendo due risultati negativi: non riuscire a farla per il tempo necessario a raggiungere il peso prefissato, riprendere il vecchio peso in poco tempo!
2) Una dieta estremizzata , che contenga solo pochi alimenti e sia perciò squilibrata, può andar bene come dieta disintossicante per recuperare dopo le feste natalizie, ma non può durare più di una settimana!
3) Se dovete dimagrire in modo durevole, la dieta deve essere su misura dei vostri gusti e contenere i cibi che vi piacciono in modo che riusciate a farla a lungo!